Recensione della prof. ssa Paola D'Angelo
" Guardare un quadro di Lorenzo è innanzi tutto un immergersi nei colori, un essere sopraffatti dalla prepotenza travolgente del rosso, che toglie quasi il respiro nelle opere in cui domina come padrone incontrastato dell’ispirazione artistica oppure sembra interiormente illuminarsi in quelle in cui si contrappone al giallo, all’azzurro, al nero… Ne scaturisce l’impressione che il pittore attinga direttamente alla fonte primitiva e incontaminata del colore, come espressione di una aspirazione, commossa e silenziosa, alla purezza, alla spiritualità, che superano, ma non dimenticano, il proprio legame con la materia. Nascono allora trasparenze accanto a forme plastiche del colore, è il colore stesso che si fa forma, abbatte i confini del finito e tende all’assoluto. Quello di Lorenzo è un percorso di stupore, di meraviglia dinanzi ai multiformi aspetti dell’essere, da cui emergono una richiesta d’amore e poesia in ogni forma, un’intuizione di bellezza attraverso l’eleganza delle forme geometriche che si compongono, scompongono, ricompongono in un inarrestabile fluire fino a sfociare nel colore puro, plastico e indefinito al tempo stesso e che pertanto ammette il tutto al suo interno, la vita e la morte, i due estremi che si congiungono e si annullano. Le opere dell’artista sono una finestra aperta sul mistero della vita, osservata con rispetto, con gioiosa consapevolezza di sé, che si trasforma a tratti in nostalgia per una perduta, ma innata condizione di perfezione, sempre ricercata, di sintesi tra dimensione fisica e dimensione spirituale dell’uomo . "
Paola D'Angelo [ Poetessa]
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