Recensione della dott. ssa Carla Ferraris
" Contemplazione, consapevolezza soggettiva, concretezza spazio-temporale illimitata: il tutto filtrato dal luminismo metarealistico realizzato da Lorenzo Basile nel proprio lavoro di ricerca pittorica. E’ questo il fulcro della creazione dell’artista, il quale, partendo da un più accademico figurativo, percorre mentalmente il proprio Io, analizzando sé stesso nel profondo dell’inconscio per comprendere la propria relazione introspettiva col vero. Se romanticamente Shelling sostenne che “la bellezza è percezione dell’infinito nel finito” e che “l’arte è unione del soggettivo e dell’oggettivo, della natura e della ragione, del cosciente e dell’incosciente”, Basile sembra fare propria questa concezione, nella realizzazione di opere destrutturanti e reinterpretanti la natura percepibile, che diventa dicotomia narrativa tra l’interiorità inconscia (io creatore) e l’esteriorità percettiva umana (mondo reale)."
Carla Ferraris [Giornalista "ok arte" di Milano ]
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