LORENZO BASILE: La verità ci attraversa
"...Dopo oltre un decennio (2007-2018) il mio intelletto si incontra di nuovo con l'arte del mio amico e artista Lorenzo Basile, del quale annotai delle osservazioni stupende e al quale augurai (assicurai, se è lecito dirlo) per l'avvenire un fecondo e stupendo iter poietico (creativo). Nel sostenere la specificità e indipendenza delle sue tendenze artistiche rispetto a tanti movimenti dell'Ottocento e del Novecento (cubismo, verismo, astrattismo, surrealismo, espressionismo ...) parlai di una verità che emergeva dalle sue opere attraverso "masse di colore rosso-sangue e nere, che significavano il tormento, l'agonia del corpo di Cristo crocifisso ...".
Questa verità, che è ampia e poliedrica, abita nella mente, nel cuore, nello spirito di Lorenzo Basile e permea tutte le sue opere, che espongono una grande varietà di forme, di presenze, personaggi, situazioni, eventi, stati d'animo, che sono mirabilmente rappresentati e fissati e muovono la fantasia collettiva degli spettatori. Mi piace riaffermare che il nostro valente artista non legge tanto nella natura e nel mondo esterno quanto in se stesso, cioè nella sua sensibilità, nelle sue conoscenze, nella storia sua e dell'umanità. Difatti la sua visione degli oggetti artistici, rappresentati con tecnica acrilica su fogli o cartoni o tele ecc., è ricca e multiforme, spesso imprevedibile, ma alla fine l'osservatore viene preso, coinvolto, avvolto, rapito in una forma, un particolare, una schermata di colori ... In ogni opera l'osservatore legge una verità che è la stessa (cioè la genuinità, l'originalità), ma sempre diversa di volta in volta: essa ci consente di comprendere una realtà che è intellettuale, ideale, eterea, e per ciò stesso è più reale della realtà contingente, e quindi atta a farci, se non possedere, almeno sfiorare l'Assoluto.--"
Antonio Caiazza [critico d'arte]
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