Altri cieli

mista, 2024

"Altri cieli": il viaggio negli abissi dell'anima

C’è un respiro d’ombra e di luce in questa tela, un mare interiore che si contrae e si espande, popolato da figure che emergono e si dissolvono come sogni trattenuti a metà tra il ricordo e l’oblio.Il colore si fa carne, il blu si stratifica come un velo d’acqua profonda, custodendo segreti che si svelano solo a chi sa leggere le pieghe del silenzio.L’occhio vaga, si perde, si ritrova tra gli anfratti di questi rilievi cromatici, come se esplorasse la topografia di un’anima inquieta.Qui il tempo non è lineare, ma si piega su se stesso, trattenendo echi di storie mai narrate, frammenti di vite vissute nell’ombra.Le pennellate dense e materiche non sono semplici segni sulla tela: sono ferite, cicatrici della memoria, solchi in cui si annidano paure ancestrali e speranze sopite.E poi, un’ombra più scura, una presenza enigmatica che si staglia tra i bagliori cerulei.È la paura del non detto, il riflesso delle angosce che si celano dietro il velo del conscio.Eppure, non è un’ombra minacciosa, ma un invito all'osservazione interiore: una porta aperta verso l’ignoto, verso la possibilità di incontrare sé stessi nel riflesso di questo oceano denso di emozioni.L’artista ci conduce in un altrove psichico, un paesaggio mentale in cui il reale si dissolve nel simbolico, lasciando spazio a una narrazione senza parole.È una tela che respira, muta, dialoga con chi la osserva, chiedendo non uno sguardo superficiale, ma un abbandono totale, un’immersione profonda.Forse, in questi altri cieli che si aprono come squarci tra i blu, possiamo trovare frammenti del nostro stesso volto, riconoscere le nostre paure più intime e accoglierle con la dolcezza di chi ha smesso di fuggire.E così, l’ombra non è più nemica, ma compagna di viaggio nel mistero della nostra esistenza.

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