Articolo sulla personale di pittura dell'artista LORENZO BASILE
Grande successo di pubblico e di critica per la personale di Pittura di Lorenzo Basile, dal titolo “Graffi”, che ha chiuso i battenti giovedì 24 novembre 2022 presso gli spazi espositivi di Villa Lanzara, a Sarno.Al Vernissage, che si è tenuto il 17 novembre, diversi sono stati gli interventi delle persone coinvolte: la giornalista Viridiana Myriam Salerno si è soffermata in particolar modo sulla storia dell’artista, elogiandone anche l’impegno sociale nel volontariato. Hanno poi portato i saluti istituzionali l’Assessore alla Cultura, avv. Eutilia Viscardi e l’Assessore allo Spettacolo prof. ssa Annamaria Della Porta. Sono intervenuti, infine, la Dirigente scolastica prof. ssa Pina Lanzaro e l’artista e poeta Lorenzo Basile. Le opere esposte, realizzate con la tecnica dell’acrilico, possono essere definite la sintesi di un percorso creativo elaborato dall’artista in un ciclo pittorico sviluppatosi negli anni a cavallo tra il 2021 ed il 2022 e presentano tutte un comune denominatore: il vigore cromatico e la potenza del gesto che graffia la tela snocciolandosi in rivoli cromatici, sgocciolature, increspature ed eruzioni. Il colore è lo strumento per raccontare e per raccontarsi; l’artista riceve la luce, la trattiene e la restituisce al mondo. Attraverso il colore vengono fuori mondi immaginati e irreali, pulsioni emotive dell’inconscio, reminiscenze assopite, universi paralleli: dei veri e propri viaggi che l’anima compie dentro se stessa e nella sua storia infinita. L’arte è anche una forma di “terapia dolce”, che lenisce il dolore, gli dà forma, lo veicola verso lidi più sopportabili e lo umanizza. Il dolore può avere anche una funzione catartica, perché mette l’uomo di fronte al proprio limite, gli fa ri-scoprire la vera essenza delle cose, mette in linea le priorità e l’importanza della “relazione d’amore o di cura”. Perché l’uomo da solo è un essere infelice, trova compimento nel dono verso l’altro, ed è in questa osmosi profonda che egli sperimenta la bellezza trinitaria di Dio. La pittura, al pari della poesia, è per Basile il modo più congeniale per raccontare il suo mondo interiore e le contaminazioni della società contemporanea sempre più lacerata da guerre, povertà, cambiamenti climatici e ingiustizie sociali. L’arte, in tal senso, diventa una forma di elevazione spirituale, una esperienza mistica che contiene il senso e l’orientamento del suo modo di vivere la vita e la pittura.“È l’uomo, quindi, con gli stati d’animo, le sensazioni, le pulsioni ad essere la base da cui la pittura si sviluppa e si avviluppa. [….] Ed è proprio tenendo ben presente il ricco bagaglio di implicazioni artistiche, emotive, percettive, psicologiche che le opere sottendono, che bisognerebbe approcciarsi all’arte di Lorenzo Basile, che non soltanto ha molto da dirci, ma anche e soprattutto qualcosa da darci ( cit. Valentina Basile)”. Negli ultimi anni Lorenzo Basile affianca alla ricerca pittorica la passione per la scrittura, la poesia in particolare. Tra le sue pubblicazioni si ricordano “Il tempo sospeso”, edito dalla casa editrice Eta Beta con la prefazione di Valentina Basile e “Piume di carta”, sempre edito dalla casa editrice Eta Beta, con la prefazione di Vincenzo Salerno.
giovedì 17 novembre 2022
via Lanzara - Sarno - Salerno - Italy
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