Personale di pittura

Danza in rosso

Il 10 marzo 2013 alle ore 18,30 le associazioni “Mediavox”, “Centro Culturale Arianna” e la “Baccaro Art Gallery” di Pagani presentano la personale dell'artista Lorenzo Basile “Danza in rosso”.

Lorenzo Basile nasce a Sarno, in provincia di Salerno, dove tuttora vive e lavora. Comincia a dipingere in giovanissima età seguendo i canoni dell'arte figurativa. Dopo un lungo periodo di pratica pittorica inizia un percorso di ricerca e sperimentazione ispirandosi alle più moderne "tendenze artistiche" ed infatti le sue opere risentono dell'influsso dell’espressionismo, dell'astrattismo e dell'informale.

La ricerca di Basile è incentrata sul colore e le sue possibilità espressive. Il colore come strumento e fine della sua narrazione pittorica. Come elemento guida che catalizza le vibrazioni dell’anima, ne scruta gli anfratti remoti e ne sigilla l’essenza. Il colore come espressione del cuore, dei suoi impulsi, dei meandri della memoria.

Scrive in proposito Giovanna Lacedra : "Il colore è presenza, graffiante e imperitura. È recisione della pazienza, nella sferzante irrealtà dell’inconoscibile umano. Il colore è incidenza. È violenza della vita, che tutto percorre e da tutto è percorsa, con una imprevedibilità accesa e incisiva. Il colore è una corsa, all’oro o alla follia, è uno squarcio di vivida, sanguinolenta e celestiale euforia, nell’opera pittorica e pigmentica di Lorenzo Basile".

Il critico d'arte Gianni Nappa così ne descrive i contenuti: "Basile innamorato dell'arte interpreta e riedifica tutto quello che dalla dispensa della storia, possa rappresentare il bello. Sogni e oniriche visioni si alternano con saggi sul tempo e colori brillanti come i riverberi del campo primaverile. La memoria come spunto compositivo di un personale armadio dell'arte dove appendere le creazioni e l'incanto dell'ideale..."

Basile nelle sue concrezioni "....Sa servirsi dei colori, miscelati in maniera inusitata nella loro policromia, realizzando rappresentazioni pittoriche di grande forza espressiva. Che poi a guardar bene e sapendo vedere , come asseriva Matteo Marangoni , riusciamo a scorgere ciò che sottende il dipinto: l’animo dell’artista inquieto e macerato da una realtà esistenziale sempre più complessa..." ( dalla recensione di Alberto Mirabella critico d’arte).

Nel corso dell'ultimo ventennio Basile partecipa a centinaia di mostre collettive e concorsi ed espone in personali in Italia e all'estero ( USA, FRANCIA, BRASILE, URUGUAY, INGHILTERRA, PORTOGALLO), raccogliendo consensi di pubblico e critica e ricevendo premi e attestazioni di merito. Le sue opere, pubblicate in cataloghi e riviste, sono presenti in collezioni pubbliche e private e in diversi Musei ( Museo Epicentro di Barcellona Pozzo di Gotto e Museo Civico di Maddaloni) in Italia e all'estero.






"Nella personale Danza in rosso di Lorenzo Basile l'espressione pittorica viene affiancata da componimenti poetici che nascono e sono il frutto dell'osservazione diretta dei lavori dell'artista.
Le opere descrivono i viaggi reali e sognati, la terra natale, l'eros: l'arte non emula il reale, la vita non vi è rappresentata nelle sue parvenze, ma impressa attraverso percorsi cromatici che seguono il filo diretto dell'inconscio.
Il colore, prorompente, danza sulla superficie della tela, ristagna all'interno di geometrie non definite, ma poi, irrequieto, scivola via, si confonde con il suo vicino, vi si mescola in infiniti arabesque. Tinte sature e di grande impatto emozionale, tra cui domina il rosso, esplosione dell'Es, manifestazione pura dell'io, spirito spogliato della carne, contenuto privo di contenitore.
Le opere di Basile diventano vera e propria esperienza estetica, sospensione del tempo e sinfonia dell'essere, che polarizza l'attenzione di chi guarda e lo conduce nel tempo e nello spazio di una realtà nuova, incontaminata, nobilitata. Una realtà pittorica a cui l'artista conferisce concretezza e materialità e in cui l'osservatore, catturato da un linguaggio in cui il colore si fa insieme dato visivo, parola, voce e suono, non può non perdersi".

Valentina Basile

critica d'arte